Gli impianti di separazione dei liquidi leggeri (ad esempio benzina, petrolio e derivati), detti comunemente “disoleatori”, sono attualmente regolamentati dalla norma UNI EN 858 parte 1 e 2.
Essa raccomanda l’impiego dei disoleatori per il trattamento delle acque di scarico in tutte le attività che producono reflui oleosi o dispongono di piazzali inquinati da residui oleosi per i quali sorge l’obbligo del trattamento delle acque meteoriche di dilavamento.
Rientrano in questa categoria le officine meccaniche, i distributori di carburante, gli autolavaggi, i depositi, i parcheggi di autoveicoli, le strade, ecc. Tutti i disoleatori della serie sono certificati sulla base delle risultanze delle prove previste dalle citate norme. In particolare:
La scelta delle dimensioni nominali dei disoleatori per le specifiche applicazioni deve essere effettuata seguendo la metodologia di calcolo descritta dal punto 4.3 della UNI EN 858-2.
Un filtro a coalescenza è un dispositivo progettato per rimuovere gli oli e i grassi presenti nell'acqua o in altri liquidi. Il suo funzionamento si basa sul principio della coalescenza, che è il processo mediante il quale le goccioline di olio o grasso presenti nel liquido vengono fuse insieme per formare gocce più grandi, più facili da rimuovere.
Ecco come funziona generalmente un filtro a coalescenza:
1. Ingresso dell'acqua inquinata: L'acqua contenente oli, grassi e altre impurità entra nel filtro attraverso un ingresso dedicato. Questo liquido può provenire da varie fonti, come il lavaggio di veicoli, le acque di scolo industriale o altre attività che generano acque inquinate.
2. Passaggio attraverso il mezzo filtrante: All'interno del filtro, l'acqua passa attraverso un mezzo filtrante appositamente progettato. Questo mezzo può essere costituito da materiali fibrosi, porosi o strutturati in modo da favorire la coalescenza delle goccioline di olio e grasso presenti nell'acqua.
3. Processo di coalescenza: Le goccioline di olio e grasso presenti nell'acqua iniziano ad aggregarsi e ad unirsi mentre passano attraverso il mezzo filtrante. Questo avviene perché il mezzo filtrante è progettato per favorire la formazione di gocce più grandi, consentendo loro di separarsi più facilmente dall'acqua.
4. Separazione degli oli e dei grassi: Le gocce di olio e grasso unite insieme diventano più grandi e più leggere dell'acqua circostante, quindi tendono a salire in superficie formando uno strato galleggiante. Questo strato di oli e grassi separati può essere quindi raccolto e rimossi manualmente o mediante un dispositivo di scarico dedicato.
5. Uscita dell'acqua trattata: L'acqua trattata, ora priva degli oli e dei grassi rimossi, esce dal filtro attraverso un'uscita separata e può essere convogliata verso il successivo stadio di trattamento o scaricata nell'ambiente.
I filtri a coalescenza sono efficaci nel rimuovere gli oli e i grassi dalle acque inquinate e sono comunemente utilizzati in una varietà di applicazioni, tra cui il trattamento delle acque reflue industriali, il recupero di idrocarburi in situazioni di emergenza, il trattamento delle acque di scolo delle stazioni di lavaggio dei veicoli e altri. La loro efficacia dipende dalla progettazione del filtro, dalla dimensione delle gocce di olio e grasso presenti nell'acqua in ingresso e da altri fattori ambientali.
Normalmente vengono utilizzati per impianti con capacità di trattamento fino a 60 lt/sec.
A differenza dei filtri a coalescenza, i filtri a pacchi lamellari vengono utilizzati quando si ha la necessità di trattare elevate quantità di acqua (di solito maggiori di 80 lt/sec), e rappresentano una soluzione ottimale dei costi-benefici.
I filtri a pacchi lamellari sono dispositivi utilizzati nei processi di trattamento delle acque per rimuovere solidi sospesi, oli e grassi, nonché per migliorare la qualità complessiva dell'acqua.
Essi funzionano tipicamente nel seguente modo:
- Alimentazione dell'Acqua: L'acqua da trattare viene introdotta nella parte superiore del filtro a pacchi lamellari. Questa acqua può provenire da diverse fonti, come reflui industriali, acque piovane o acque reflue domestiche.
- Disposizione dei Pacchi Lamellari: All'interno del filtro, ci sono una serie di pacchi lamellari, che sono strutture reticolari verticali realizzate in plastica o metallo. Questi pacchi sono inclinati in modo da formare una serie di canali stretti attraverso i quali l'acqua può fluire.
- Sedimentazione: Mentre l'acqua fluisce attraverso i canali formati dai pacchi lamellari, i solidi sospesi più pesanti tendono a sedimentare sulle superfici dei pacchi stessi. Questo processo è noto come sedimentazione lamellare. I solidi sedimentati formano uno strato sul fondo del filtro.
- Flusso dell'Acqua Pulita: L'acqua trattata, priva dei solidi sospesi, viene raccolta nella parte inferiore del filtro. Da qui può essere estratta per l'uso successivo o inviata a ulteriori stadi di trattamento, se necessario.
- Pulizia dei Pacchi Lamellari: Periodicamente, i pacchi lamellari devono essere puliti per rimuovere i solidi accumulati. Questo può essere fatto utilizzando un sistema automatico di lavaggio o mediante una pulizia manuale. Durante questo processo, l'acqua pulita viene pompata attraverso i pacchi per rimuovere i solidi accumulati, che vengono quindi convogliati verso il fondo del filtro per essere rimossi.
- Rimozione dei Solidi Accumulati: I solidi sedimentati sul fondo del filtro vengono rimossi periodicamente attraverso un sistema di scarico. Questi solidi possono essere inviati a un impianto di trattamento separato per lo smaltimento o il recupero.
- Monitoraggio e Manutenzione: È importante monitorare regolarmente il funzionamento del filtro a pacchi lamellari per garantire che stia operando in modo efficace e efficiente. Ciò include il controllo dei livelli di sedimentazione, la pulizia dei pacchi lamellari e la manutenzione dei sistemi di scarico e di alimentazione dell'acqua.
In sintesi, i filtri a pacchi lamellari sfruttano il principio della sedimentazione per rimuovere i solidi sospesi dall'acqua attraverso una serie di canali stretti. Questo processo è efficace nel migliorare la qualità dell'acqua in una varietà di applicazioni, dai trattamenti delle acque reflue industriali alle operazioni di depurazione delle acque potabili.
Impianto di separazione idrocarburi di origine minerale a coalescenza, di classe 1, per liquidi leggeri minerali (≤ 0,85 g/cm3), con contenuto massimo ammissibile di olio residuo di 5,0 mg/lt, tipo DEPUR MC serie W200, realizzato con cisterne monolitiche prefabbricate a base circolare costruite in unico getto con calcestruzzo confezionato con cemento tipo II/A-LL 42,5R, con classe di resistenza C35/45 e classe di esposizione XC4, XD3, verificate per carichi stradali ed azioni sismiche secondo il DM 17/1/2018, completo di solette di copertura prefabbricate in cav pedonali o carrabili, predisposte per ispezioni a passo d’uomo e chiusini in ghisa di idonea classe. Le cisterne sono equipaggiate con otturatore di sicurezza a galleggiante, un modulo filtrante a pacchi lamellari, ed eventuale teleallarme (a richiesta). Completo di fori di ingresso ed uscita, raccordi e deflettori. L’impianto è dimensionato e costruito secondo quanto indicato nel D.Lgs n°152 del 3/4/2006 art. 113 parte III, prodotto, e secondo UNI EN858. Secondo quanto indicato nel par. 1 della norma UNI EN 858, l’impianto è idoneo alla separazione di oli e idrocarburi di origine minerale dalle acque reflue. L’impianto non è idoneo alla separazione di grasso e oli di origine animale o vegetale, né alla separazione di emulsioni o di soluzioni. L’impianto garantisce il rispetto della Tab. 3 dell’allegato 5 del D.Lgs. 152/06 per scarichi in fognatura o corpo idrico superficiale solo per quanto riguarda gli idrocarburi in sospensione, ed è dotato di marcatura CE.
Per NS = Qs x fx x fd si intende:
NS = dimensioni nominali del separatore (lt/sec);
Qs = portata massima istantanea delle acque reflue in lt/sec;
fd =fattore di massa volumica per il liquido leggero in oggetto;
fx = fattore di impedimento relativo all’influenza dei detergenti e delle sostanze di risciacquo.
L’impianto è idoneo al trattamento delle acque meteoriche contenenti idrocarburi di origine minerale. L’impianto è costruito da azienda in possesso di certificazione di Sistema Qualità Aziendale UNI EN ISO 9001:2015.